La donazione

Il giorno della donazione è ammessa (anzi consigliata!) una colazione leggera e poco zuccherata evitando latte e derivati. Ricorda inoltre di indossare abiti comodi che non stringano eccessivamente sul braccio e di evitare attività sportive ad alta intensità: un po’ di meritato riposo è la giusta ricompensa per il gesto altruistico che ti stai apprestando a compiere.

Presentati all’appuntamento in orario assicurandoti di avere con te un documento di riconoscimento, la tessera sanitaria ed il tuo tesserino AVIS (che ti sarà rilasciato dopo la prima donazione).

All’accettazione ti sarà consegnato un modulo da compilare con un po’ di domande circa la tua anamnesi recente.

Successivamente al modulo ti verrà fatto il pungidito per cui ti preleveranno una goccia di sangue dal polpastrello per misurare i valori di emoglobina (l’operazione è assolutamente indolore ed immediata).

Quindi verrai fatto accomodare nello studio medico per un breve colloquio e la firma del modulo privacy. In questa occasione potrai richiedere il certificato di sospensione dal lavoro per aver diritto ad un giorno di riposo (valido solo per il giorno della donazione).

In ultimo potrai accomodarti in sala prelievi per la donazione vera e propria.

Al termine della donazione ti raccomandiamo di rimanere sdraiato sulla poltrona per qualche minuto e comunque finché l’operatore presente in sala non ti chiederà di alzarti.

A quel punto potrai accomodarti nel locale ristoro dove troverai bevande calde e fredde oltre ad uno snack per ringraziarti del tempo speso per AVIS.

Donazione di sangue intero

La donazione di sangue intero dura in media 10 minuti. Un infermiere effettuerà il prelievo, durante il quale il sangue confluirà in una sacca. Si tratta di una procedura controllata e sicura, dato che tutti gli strumenti utilizzati sono sterili e vengono utilizzati esclusivamente una sola volta.

Una volta raccolta una sacca, pari a 450 ml (stabiliti per legge), il sangue viene sottoposto a rigorosi controlli e viene poi scomposto nelle sue tre componenti principali (globuli rossi, plasma, piastrine), che poi verranno utilizzate separatamente.

Le donne in età fertile possono donare sangue ogni 6 mesi, gli uomini invece ogni 3 mesi. 

Donazione di plasma

La donazione di plasma si definisce anche aferesi (o plasmaferesi) e consente di donare direttamente alcune componenti del sangue come il plasma o le piastrine.

Si esegue con apparecchiature che prelevano il sangue e trattengono le componenti di cui si ha necessità, restituendo al donatore tutti gli altri elementi tramite un unico accesso venoso.

Il processo di prelievo dura in media 40/50 minuti ma ed è meno debilitante per il donatore. Ne viene prelevato un volume variabile tra 600 e 700ml.

La donazione di plasma da aferesi può essere fatta indistintamente tra uomini e donne. L’intervallo minimo tra ciascuna donazione è di 14 giorni con il suggerimento di non superare le 6 donazioni all’anno.

La donazione di sangue o plasma si basa su 5 caratteristiche fondamentali:

è volontaria: ovvero avviene senza alcun obbligo o costrizione.

è periodica: il donatore è chiamato periodicamente a donare potendo beneficiare di controlli ed esami del sangue sempre gratuiti.

è responsabile: il donatore è responsabile delle dichiarazioni apportate nel modulo da compilare pre donazione e tenuto ad autosospendersi se il proprio stato di salute fosse incompatibile con la donzione.

è anonima: il donatore non conosce mai il ricevente della sacca donata, tanto quanto il ricevente non può conoscere il donatore.

è gratuita: il donatore non percepisce alcun compenso per la donazione tanto quanto il ricevente non è tenuto al pagamento di alcun costo per riceverlo in caso di necessità.

Il sangue costituisce circa il 5-7% del volume corporeo. Nel nostro organismo ne circolano, in media, 4/5 litri. Al suo movimento e alla sua efficienza è legata la nostra vita.

Il sangue è diviso in parte corpuscolata e parte liquida.

La PARTE corpuscolata è composta da 

Globuli rossi: (eritrociti o emazie) hanno la funzione di trasportare l’ossigeno ai tessuti eliminando l’anidride carbonica. Presiedono alla regolazione dell’equilibrio acido-base del sangue. Sono costituiti per il 65% di acqua e per il 35% di sostanze solide (95% di emoglobina e 5% di lipidi, enzimi).
Posseggono sulla loro superficie gli antigeni dei gruppi sanguigni.
Il numero dei globuli rossi, di media, va da 4,2 a 6 milioni per millimetro cubo.

Globuli bianchi: (o leucociti) hanno una funzione di difesa dell’organismo.
Alcuni servono a distruggere le sostanze estranee penetrate nell’organismo; altri servono alla formazione di anticorpi.
Sono divisi in Granulociti, Linfociti e Monociti.
I valori normali vanno da 4.000 a 10.000 per millimetro cubo.

Piastrine: sono i più piccoli elementi del sangue. In un millimetro cubo si trovano circa 300.000 piastrine. La loro durata media è brevissima: 3-5 giorni. La loro funzione è importante nella coagulazione del sangue.

La parte liquida è invece composta da

Il plasma: rappresenta la componente liquida del sangue, grazie alla quale le cellule sanguigne possono circolare. Il plasma è costituito prevalentemente da acqua (90%), nella quale sono disciolte e veicolate molte sostanze quali proteine, zuccheri, grassi, sali minerali, ormoni, vitamine, anticorpi e fattori della coagulazione.
Le Funzioni del sangue Il sangue esercita numerose funzioni all’interno dell’organismo:

  • Respiratoria (scambio ossigeno/anidride carbonica)
  • Nutritizia (porta a tutte le cellule le sostanze nutrienti)
  • Escretrice (raccoglie i rifiuti che convoglia agli organi destinati a distruggerli)
  • Termoregolatrice (distribuisce il calore)
  • Regola l’equilibrio idrico (per mezzo del plasma)
  • Difesa (trasporta i globuli bianchi e gli anticorpi)
  • Coagulante, grazie all’azione delle piastrine e dei fattori plasmatici della coagulazione
  •  
Come si conserva il sangue
  •  – Il sangue intero e i concentrati di globuli rossi vengono conservati in appositi frigoriferi a una temperatura fra i +2°C e i +6°C, per un massimo di 35/42 giorni a seconda della soluzione additiva presente nella sacca.
    – I globuli rossi possono essere conservati congelati a –80°C per mesi e anche per anni.
  • – I concentrati di piastrine sono conservati a temperatura ambiente (+20/22°C) per un massimo di 5/7 giorni
  • – I concentrati di globuli bianchi devono essere utilizzati entro 12 ore dalla preparazione e conservati a temperatura ambiente
  • – Il plasma viene congelato e, se conservato costantemente a temperatura inferiore a –30°C, può essere impiegato in un periodo massimo di 12 mesi.

 

Questi dati non sono fissi, ma evolvono in base al progresso delle applicazioni tecnologiche e vengono di volta in volta stabiliti da Decreti Ministeriali . Dall’analisi di questo processo di conservazione particolarmente complesso e delicato emerge l’importanza che riveste un uso razionale e programmato del sangue, al fine di evitarne inutili sprechi.

Fonte: www.avis.it

Le trasfusioni di sangue rappresentano una terapia salvavita in numerose evenienze.

In caso di eventi traumatici, come incidenti o interventi chirurgici.

In caso di patologie croniche, per esempio nelle anemie congenite come la Talassemia.

Per il superamento di stati critici dovuti a malattie del sangue (leucemia) o degli effetti dovuti alle chemioterapie anti-cancro che, nel distruggere le cellule tumorali, possono danneggiare le cellule del midollo osseo e perciò richiedono un sostegno alla sua ripopolazione attraverso l’infusione di globuli rossi.

L’utilizzo di sacche di sangue fresco (globuli rossi, piastrine) o plasma in regime di chirurgia può variare, a seconda, delle situazioni da un paio di unità, fino alle 10 e anche 20 nel caso di interventi complessi come i trapianti o la protesi d’anca.

Oggi gli emocomponenti ervono a salvare vite, allungarne la durata e migliorarne la qualità. Il sangue è indispensabile:

  1. – nei servizi di primo soccorso e di emergenza/urgenza;
  2. – in molti interventi chirurgici e trapianti di organo e di midollo osseo;
  3. – nella cura delle malattie oncologiche ed ematologiche;
  4. – in varie forme di anemia cronica, immunodeficienze, emofilia.

Il fabbisogno di emocomponenti non si verifica solamente in presenza di condizioni o eventi eccezionali quali terremoti, disastri o incidenti, o durante interventi chirurgici ma anche nella cura di malattie gravi quali tumori, leucemie, anemie croniche, trapianti di organi e tessuti.
Il sangue, con i suoi componenti, costituisce per molti ammalati un fattore unico e insostituibile di sopravvivenza:

  1. – globuli rossi per la cura di diversi tipi di anemia;
  2. – piastrine per diverse malattie emorragiche;
  3. – plasma quando vi siano state grosse variazioni quantitative dovute ad ustioni, tumori del fegato, carenza dei fattori della coagulazione non diversamente disponibili;

L’impiego principale del plasma donato è utile per

  • – la produzione di farmaci plasmaderivati per il trattamento dell’emofilia di tipo A e B.
  • – la produzione di immunoglobuline aspecifiche per alcune malattie immunologiche.
  • – la produzione di albumina  per alcune patologie del fegato.
  • – è inoltre fondamentale per il trattamento dei grandi ustionati.

Il plasma raccolto in Italia proviene da donazioni volontarie, periodiche, responsabili, anonime e gratuite.

Esso costituisce la materia prima per la produzione, attraverso processi di separazione e frazionamento industriale, di medicinali plasmaderivati, alcuni dei quali rappresentano veri e propri farmaci “salva-vita”.

Attualmente l’Italia è ai primi posti in Europa per la quantità di plasma raccolta e inviato alle aziende farmaceutiche autorizzate alla lavorazione industriale. La titolarità della materia prima plasma, cosi come dei suoi derivati, è pubblica. Le Regioni, singolarmente o in forme associate, conferiscono il plasma raccolto dai Servizi Trasfusionali del proprio territorio alle aziende autorizzate alla trasformazione industriale del plasma per la produzione di medicinali plasmaderivati. Il contratto con le aziende, che operano come fornitori di servizio, è considerato una modalità di “lavorazione per conto terzi” e si configura come convenzione per la produzione di tali medicinali.

  1. – plasmaderivati Fattore VIII e IX per l’emofilia A e B, immunoglobuline aspecifiche per alcune malattie immunologiche, albumina per alcune patologie del fegato.

Contattaci al numero 339.19.96.744 (per esigenze lavorative ci scusiamo ma rispondiamo solo in ore serali o nel weekend): saremo felici di richiamarti per darti tutte le informazioni che ti servono per diventare un donatore.

Oppure compila questo form e ti richiameremo:

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